A mia moglie
Se segui il filo che mi lega
io proverò a domare forze innaturali
e nel timido arcobaleno
leggerò la vita nella tua giovinezza
innalzerò al cielo il sigillo della tua purezza
e insieme consumeremo nel calice della vita
i giorni e gli attimi nel più timido sole.
Incalzante si fa ancora il desiderio
e l'ombra è luce che acceca e distingue
i contorni del tempo,
le linee indefinite
o le immaginarie corse incontro al tuo domani,
e si fa potente raggio che acceca e illumina
la mia notte,
impotente il mio orgoglio ferito,
la mia immagine che contrasta e annulla
per rivivere nel poi
definite storie di vita normale
dove con rabbia posi il tuo nome assieme al mio
inciso in eterno
nel tronco della vita,
e si allarga e si espande nella conta dei giorni.
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