Fermare il vento che sibila nella notte
fra le ombre scure dei miei fantasmi
nel reale cammino del destino
dove il vortice scompare e riaffiora
e muta la pelle nel segno del vinto.
Appesi al ramo che scheletri divorano
i sogni, il tempo, invocate passioni,
la irrefrenabile voglia d'esser vivo
nel segno iniquo di oscure incertezze
mentre immobile rimane la passione d'ombra
nei viottoli scoscesi del tempo
e arresta il volo
nel sacro labirinto del cuore
ed io lì a tendere la mano
intuire o capire ma è il nulla,
il verbo trasforma le forme
e il cammino è la strada segnata
incontro al vento
nel centro del vortice
si perdono e muoiono speranze.
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