Il altra vita si copriranno le distanze
dove la corsa è multipla di noi stessi,
qui siamo maschere e fili che ci muovono
e musiche ritmano i movimenti
alle salite non seguono discese
e scali il primo un secondo poi un terzo,
la figura si allontana e poi si annulla
sulle sponde del sacro.
L'orgoglio,
si fa coscienza e vivo nella mente
dove per tutto il resto è poesia
infinita linfa che sorregge
è in essa è per essa è con essa
che calano i ritmi inventando speranze.
Il predicatore non regge i fili dell'essenza.
La folla si discosta e tutto è inutile.
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