LABIRINTO
Superficiale il giudizio sull'opera altrui
ed è pur sempre
agguato alle coscienze
indebolirne il senso
con l'uso indiscriminato del potere.
E' oltraggio, è indecenza, è vergogna
sminuire l'opera e l'operante,
è incapacità di distinguere,
valutare e capire
il giusto significato delle cose
nel rispetto dell'uomo
del suo essere imprescidibile ed unico
nella diversità di vedute
accostando il silenzio
all'ombra dell'immagine stravolta
da una visione asettica e surreale.
Ed è in questo contesto
che si fa strada il dubbio,
l'incoerenza del soggetto
la manipolazione servile
l'essere utile nel fine a se stessi
o pregiudizio incondizionato
o remore di lontane memorie.
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