Neppure la logica delle cose
muta l'ordine naturale dell'essere,
poiché tutto è stato scritto o predeterminato
nell'attimo stesso del concepimento,
affinché sia inscindibile per natura
il legame eterno della vita nuova.
E' quel robusto cordone ombelicale
che mai si stacca né si recide
che scandisce il tempo, determina le cadenze,
compone le note
di una grande melodia o di un bluff.
Ma quanta sofferenza o piena gioia
nel corso del tempo già trascorso
e quante volte intinte le mani
nel calice amaro della perdizione.
Ma oltre questo, la barriera del tempo,
quel suono innaturale di voce che incanta
e segui l'istinto folle del naufrago
"aggrapparsi ai resti galleggianti
della barca che inabissa",
ed il tempo ti dicono cancellerà ogni cosa,
ma intanto la barriera si frappone
e davanti ad essa
insormontabile montagna diventa.
Il coraggio di scalarla,
arrampicarsi per guardare oltre,
oltre di essa l'azzurro del mare,
il crepuscolo più roseo.
Provarci. Bisogna provarci.
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