Non si ferma, anzi,
sull'asfalto i segni
di un'accelerazione brusca.
Lo stridìo del giorno
che trascina le ore
verso il tramonto
nell'assoluta certezza
di istanti da rivivere,
non si placa,
ma fortemente insiste
nel soffio leggero di un canto
nella rima dettata di una poesia.
Ed io vivo,
del pensiero dedicato al tuo essere,
delle improvvise accelerazioni,
delle brusche frenate,
del tuo essere incostante
o costantemente volubile
io vivo,
e non importa se sull'asfalto
rimangono i segni.
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