Non sovrastano l'immaginazione nel tempo
le parole che scrivo per te
oscurate dalla forza interiore che combatte,
dal tuo volere con forza la ragione
che appiattisce,
dal diaframma che frapponi
fra la mia e la tua luce
e altro non rimane che inventare, plasmare,
modellare la scultura di quest'opera prima
che stenta a nascere nella primavera del cuore.
S'intravede la forma possente
in una poesia appena abbozzata
nel segmento di un verso non scritto
nel desiderio di due occhi che si cercano
ed è luce viva nella forza che trascina.
Dentro, di me e di te,
rimane la tempesta interiore
di un caldo sole appagante
armonioso nel colore
senza fatica, né nuvole, né distanze.
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