Sarà forse l'attimo che fugge
o la mancata percezione dell'essere,
il vedere non vedere l'immagine assente
dove si rifugiano pensieri,
dove cerco invano puntini in rilievo
per completare il cerchio nel disegno
dai bordi compatti di cornici dorate
ecco, gli scalini segnano il tempo,
la vera altezza della mia coscienza
mentre i battiti si fanno più frequenti
ed il mio polso stringe e si ferma
e mi tornano in mente i volteggi,
la luce sbiadita di una stella nascosta
e volano sulle ali del tempo
sfiorando leggeri margherite di marzo
e tutto rinasce nella mente
dov'è attesa nuova primavera.
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