Si offrì la tua ombra
a nuove immaginarie forme,
si storpiarono i tuoi lineamenti
e le poche cose rimaste di te
le conservai nel reliquario dei ricordi.
Ora sei vuota e stanca
e insignificante
il tuo corpo si muove
dondolando in direzioni opposte,
scompare il segno della tua presenza,
e i tuoi passi non lasciano impronte
sulla sabbia bagnata del mio mare
e se il vento di scirocco ci accarezza
la tua polvere è in esso
e il tuo grido si perde oltre il muro
nell'immutato corso del tuo destino
dove tu stessa tracciasti il solco
spezzando il sillabario del tuo corpo
che prepotentemente profanasti
con ferocia voglia
e ti perdi all'orizzonte
e si perde il tuo grido.
Il sogno rimane un desiderio nascosto
ma ostinatamente vuoi far quadrare
il bilancio della tua vita,
senza saldare il conto,
non accettando l'idea
che l'avere ha sovrastato il dare.
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