Si spiegano frammenti di versi
nel suono costante di un tamburo,
un susseguirsi di note indecifrabili,
una scala scomposta,
un ritmo frenetico, assordante,
un rimbombìo di lamenti,
un magico volo nell'esistere,
un'altra e poi un'altra ancora
una dietro l'altra le note del tempo
scandiscono i passi di un ballo armonioso.
Le melodie t'incantano,
il volteggio diventa più assurdo,
le note rimbombano nel giro vorticoso,
il ballo e la danza, le luci e il palcoscenico,
i colori nel buio che tagliano i ritmi
ascolto, osservo, mi sforzo a capire,
trovare il punto di unione
fra il verso e la nota,
paralleli che scorrono tenendosi per mano
e tu lì, in mezzo, fra il suono e la poesia
felice connubio o connessione impossibile,
due tempi che s'incontrano,
due anime che convivono,
il corpo e la mente in simbiosi perfetta,
i versi nel canto, il canto nei versi,
coesione possibile, auspicabile.
Riuscirò io, poeta del niente?
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