Solo il tempo trasforma i colori
muta le scelte e paga le attese
ed io in debito con me stesso
inseguo un sogno
per l'illusione di un istante.
Accarezzo l'ombra che si allontana
e sfugge alla mia anima prepotente
fino a stancarmi e poi possedermi,
in questa condizione di vinto costante
per non capire dove il limite affiora
dove le strade incrociano segnali
e darsi completamente
nella certezza che prima o poi
si paghi il conto finale.
Io so di essere il male
irrimediabilmente
se continuo a inseguire fantasmi
che si allontanano
e spontanea la domanda o i mille perché
e chiedermi se il gioco vale la candela
se al tanto dare può corrispondere
così poco avere,
se sono io il finto moralista
e il perdente
in questo gioco delle parti
dove i cerchi rimangono cerchi,
dove la forza delle cose
annulla la volontà dell'essere.
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