Superate le linee del recinto
che forza innaturale mi trascina
verso spiagge deserte di anime
e finte oasi nell'immaginaria corsa
o burrasche e tempeste o sonni inquieti
o tremore misto ad albe ombrose
e si fa strada la primavera nel cuore
il primo fiore del mandorlo nel frutteto
la vita del seme trapiantato con amore
e fiorisce il mio giardino oltre il muro
dove possenti radici sostengono il seme
affinché l'ombra vegli sul mio sonno leggero
per non spezzare la corsa dei cavalli
il turbine violento che trascina
nella spirale il volto e le mani
e lo sguardo a perdersi nel vuoto
mentre immutata rimane la certezza
del mio essere solo un'amante senza senso,
un granello insignificante nel circuito del cuore
ed il mio nome inciso senza voglia
sulla rena bagnata di una spiaggia deserta.
clicca qui per ritornare all'indice della raccolta Pensieri