Varcando il cono d'ombra
sarà notte,
dove il vinto s'inchina e si spoglia
a testa bassa nei vicoli ciechi
cercare l'indifferenza
giaciglio dei ragazzi di strada,
io il vinto, io l'inesistente
nel tempo in cui esprimere l'essenza
io che posso mostrare di me?
quale il mio "significato"?
la non presenza è un segno certo
e la verità si consuma ogni ora
opprimere o sopprimersi
non esiste altro verbo del tempo,
sull'altare dell'orgoglio
dove io caddi nell'infinità di tutto
per vederti felice, Ragazza del duemila.
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