COME ONDA 
                
              Quando scenderai quella scala 
              con il tuo vestito di madreperla e fiori 
              io sarò lì a tenderti la mano, 
              a prendermi cura di te, 
              del tuo respiro e delle tue paure, 
              delle tue ansie e delle tue incertezze 
              e mi ciberò del tuo alito 
              appena sveglia e spettinata. 
              Ti chiederò di restituirmi le rughe 
              che mi hai rubato con il tuo sorriso 
              offuscando il mio turbamento 
              con la tua dolcezza infinita 
              e mille volte ho lasciato andare 
              le mie lacrime di gioia quando 
              la fossetta delle tue labbra 
              mi regalava emozioni e amore. 
              Io sono del tempo e il tempo è tuo, 
              schiava, padrona, serva e regina, 
              fonte abbagliante delle mie notti insonni, 
              lucida follia di momenti esaltanti, 
              immagini scolpite su pietra lavica, 
              ed onde burrascose di tempeste dentro 
              ed io sarò lì a tenderti la mano 
              quando il tuo io ne muterà il senso, 
              il verso e la ragione di ogni gesto 
              e voleremo entrambi su orizzonti infiniti 
              per poi perderci e ritrovarci in noi stessi 
              come onde di un mare in tempesta. 
               
              
              Tanino Materia 
               
			  
              
		  		      
              
              
 
                        
                      
                    
                  
                
              
               
                  
                
              
              
                 
                      
                    
                  
              
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