IL MARE, IL VENTO
Nulla può sembrare più distante
fra cielo e terra e mare calmo
ma onde gigantesche dentro una bufera
che si infrangono su scogli antichi
di pietra bruciata dal sole e dal costante
logorio dell'acqua salmastra
che dona forme a volte inusuali
come fossero scolpite
dalle sapienti mani rugate
di uno instancabile scalpellino
nel mio mare, sui miei scogli,
sulle mie tremule sembianze che odorano di sale
e profumano di vento
mentre in religioso silenzio ascolto le onde
ed il loro mormorio mentre la risacca le porta via
ed è come se minuscole anime
alzano al cielo il loro disperato canto di solitudine
mentre schizzi baciati dal sole
formano arcobaleni di amore e speranze
per chi resta, per chi vive, per chi sogna,
per chi di questo luogo non può farne a meno
quando ascolta l'ululato del vento sulla scogliera
e ti prende l'anima, ti entra dentro, ti rapisce
dal tuo girovagare per fantasiose terre di nessuno
mentre il tramonto ha già iniziato la sua corsa
colorando di rosso fuoco la linea dell'orizzonte
che dona serenità e pace al giorno che finisce.
Ma già ti basta.
Tanino Materia
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