L'ESISTENZA
Non sembrava nemmeno un segno d'incertezza
quel dondolare monotono sull'altalena del tempo
mentre leggero soffiava il vento di maestrale
che piegava le foglie del canneto,
ed io con esse, come se gli anni indebolivano
le mie speranze di sopravvivenza
e le mie ossa si piegavano e dondolavano
fino a toccare la terra umida
che odorava di selvaggio e di sacro
tra le foglie marce strappate dal vento
che davano il senso del corso della vita
ed è un attimo di sollievo il sapere
che sei ancora vivo e vivente
nella rigogliosa memoria dell'essere
in simbiosi con quanto di più caro e sacro
natura poteva donarci, la vita.
Non fuggirò dal mio destino
né tenterò di modificarne gli eventi
ma sarò roccia, pietra viva e pulsante
nel tempo che mi resta ancora da godere
e traccerò la mia strada, piatta o tortuosa,
ma segnerò i confini fra il dare e l'avere
nel computo della mia esistenza
dove le immagini diventano chiare forme viventi
e la danza dei colori assume intensità indefinite
nel tramonto ormai vicino che segna il confine
fra l'essere vittima di me stesso o artefice
di un dipinto dai colori forti e indelebili.
Tanino Materia
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