LA MIA RUGA 
                
              Apparentemente innocua 
              nelle vesti di betulla addobbata a festa 
              con orli d'oro e trecce argentate, 
              fonte di tenacia, perseveranza ed umiltà infinita 
              nel ghirigoro indecifrabile e misterioso, 
              dalle linee intense 
              e curve senza un disegno preciso 
              nel vento e nel tempo. 
              Questa la mia ruga più grande che non ho scelto, 
              questo il mio cammino che non mi spaventa 
              che accetto e condivido nella lentezza del mio passo 
              che sempre più stanco si avvia a scalare l'ultima 
              più ardua salita che si erge a padrona del tempo. 
              Non voglio essere un peso 
              con la fragilità del mio sguardo 
              e nemmeno rassegnazione 
              per un futuro incerto 
              che attende il mio cammino 
              nel crepuscolo di una vita vissuta senza rimpianti, 
              senza remore e senza eccessi. 
              Non voglio essere un peso 
              per un destino che non ho scelto 
              né per la mia fragilità che traspare 
              nel profumo dei ricordi 
              come un velo accarezzato dal vento. 
              
              Tanino Materia 
               
			  
              
		  		      
              
              
 
                        
                      
                    
                  
                
              
               
                  
                
              
              
                 
                      
                    
                  
              
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