PALCOSCENICO 
               
              Quando cala il sipario e si spengono le luci 
              ogni cosa torna al suo posto, 
              la sala deserta, i sedili vuoti, le tende chiuse 
              e nel dietro le quinte il silenzio assoluto 
              ma la voce di dentro è assordante 
              e continua l'agonia del tempo perso, 
              l'immagine offuscata dal pianto 
              e i vetri imbrattati di sudore, 
              è l'impronta lasciata dall'Imprevisto, 
              netta, nitida quasi reale sul ciglio del cuore, 
              immagini che fanno rumore 
              nel tiepido, assolato mare d'agosto. 
              Ascolti e affondi 
              nei tumultuosi pensieri girovaganti 
              per le strette viuzze delle tentazioni 
              alla deriva tra i flutti dell'azzurro mare, 
              onde gigantesche che si infrangono nei pensieri, 
              potrei pure innamorarmi se fossi più vicino, 
              se avessi tempo, se avessi spazio, se avessi un cuore 
              ma il tempo è inclemente e conta i giorni, gli anni 
              e tutto diventa maledettamente vero e reale 
              quando vedi nello specchio la tua immagine 
              le tue incertezze e le tue paure, 
              i tuoi anni, i tuoi capelli bianchi e le tue rughe, 
              ma tutto, tutto si trasforma in palcoscenico 
              perché quando cala il sipario si spengono anche le luci. 
                
                
              Tanino Materia 
               
              
		  		      
              
              
 
                        
                      
                    
                  
                
              
               
                  
                
              
               
                      
                    
                  
              
                
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