DANZAVANO LE ORE 
               
              Danzavano le ore nel meriggio assolato 
              dimentichi dell'osservatore attento 
              dietro le persiane si dondolava il mio sguardo 
              sul meticoloso lavoro delle api 
              sulla formica frettolosa e attenta 
              nel variopinto ondeggiare dei fiori, 
              pensavo la vita la natura 
              il perfetto organigramma dell'essere 
              il posto che ogni cosa occupa 
              la macchina perfetta della vita. 
              In questi ingranaggi così limpidi 
              pensavo all'uomo: povero e indifeso. 
               
                    
                  
              
                
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