....Dalla collana di poesie Gabbiana

 

 

Era un'emozione per vivere.

 

La lunga notte che declina

verso il giorno tiene le sue ombre

più cupe perché più buio

sia il volto a cui volgi lo sguardo.

E libere le mani d'intrecciarsi

nel vivo delle cose

strette in carezze fuggiasche

e da esse in esse trasmettere vita

desiderio appagato di dolcezza

ma non aprire gli occhi

e libera la tua mano sul volto

tracciare i lineamenti per nutrire me stesso.

Sul prato sono ancora vivi

i resti di un pasto non consumato

se fame e sete di quel pasto non era,

abbiamo avuto, abbiamo vinto

e per la nostra festa è altrove l'immagine

profetica e immortale del volere

che distrugge l'occhio della mente.

Io non so quale forza morale

di noi gran parte trascina

entro confini di ragione

perché non si può abbandonare

senza distruggere oltre.

La mia vita di ieri che hai mutata

in una vinta persuasione dolente

si dissolve nella perfetta immagine

dei tuoi occhi chiusi per continuare la notte

perché così, solo così

la tua mano accenna alla mia.

 

 

 

 

 

 

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