FRATELLINO
Mi confido segretamente inseguendo
un brivido nel sonno, un'artificio,
lì sullo scoglio, in attesa
altre risposte altre paure
e tanto altro tempo che passa
in intervalli lunghi, spaventosamente lunghi
mi dicevano idiozie le vaghe apparizioni
masse disordinate assalivano i movimenti
potrei restringermi in trasparente immagine
annaspare e soffocare, nel confronto con l'Eterno
inventerò qualcosa, che sia paura o riverenza
di altro non so d'identità perdute
di scogli infranti di garbate innocenze
di perfette quadrivie
dove non passa mai chi ha la precedenza.
Dirò di essermi smarrito in vicoli stretti tetti tutti uguali
numeri che si ripetono nel corso ideale dell'immagine
lì ti vedrò gioire, danzare, volteggiare
in perfetta sintonia col tuo corpo
mi tradiranno gli occhi, una emozione,
potrai perdonarmi d'essere geloso di te,
fratellino che non ti ho mai avuto.
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