OVERDOSE
               
              Serenità vertigine 
              sullo strapiombo accade 
              e secca-secche le mani
               tratteggiano la linea all'orizzonte
               l'imbecille disattento fantastica 
              la non matura maturità s'alterna 
              e la luce s'oscura al non vedente
               mi separerò dal nome 
              maternità nel grembo mi vergogna
               mi spoglia, si spoglia verità 
              sulle radici mie possenti divorate
               essere tanti nessuno e niente 
              se cadi nell'abisso dell'idiota totale
               profondità misura incoerenza 
              e lanciarmi non va oltre di me 
              di tutto non ha senso 
              nel palmo mio domani non c'è tempo 
              le strade parallele che divergono
               scompongono i gesti, il lancio della spugna
              la rete traspare più sottile 
              e volo incontro all'infinito con te, 
              
                
                  
                    
                      
                        
                          
                            overdose. 
                          
                        
                      
                    
                  
                
              
                  
               
                
              
               
               
                  
                
              
               
                      
                    
                  
              
                
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