Se parlo di me stesso
io parlo di te ed a te sola
ricompone il mio canto la tua calma,
le tue ragioni umane
ti parleranno contro a voci alterne
e perdo io la mente e resto
violento prima di vederti, ora inerme
ti siedo accanto fragile e ossessa
creatura del ricatto
e resteranno tracce della violenza
e la vergogna nel chiuso delle mie mani,
mi copro per non più vedere
a chi viva appartieni e la tua mente
e la tua forza è una cosa deserta.
Già tutto questo è previsto
io poeta, profeta o scongiuro
se l'occhio si chiude al non voler vedere.
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