MIA CARNE 
               
               
              Ormeggiare 
              nei meandri del pensiero 
              e illudersi 
              dell'ipocrita gesta, 
              oh quanto male! 
              e quanto ancora sopporti mia carne. 
              e quanto desiderio 
              di sereno 
              nella quiete innaturale 
              della notte. 
              E quanti sogni dispersi 
              nel canto disperato 
              di un'oasi. 
              E speri, 
              sopporti il tuo dolore 
              serenamente 
              nella speranza di pace, 
              mia carne. 
              
                 
                      
                    
                
                 
                    
                  
              
                
              clicca qui per ritornare all'indice della raccolta ULTIMA LUCE