ORIZZONTE
Scendemmo le scale tenendoci per mano
con sulle spalle il peso dei nostri anni,
uno scalino per volta, come una danza,
e ad ogni scalino un ricordo,
un fiore, una pianta interrata con amore,
un desiderio alzato in cielo come aquilone
e ad ogni passo una nuova alchimia,
come se il tempo rallentasse la sua corsa
per scandire il passo, ritmare i movimenti,
dare più ordine, più spazio alla memoria
e intanto scalzi toccammo la sabbia rovente
e ci incamminammo verso la battigia
tenendoci per mano.
Sul bagnasciuga tracciammo due linee parallele
come le nostre vite,
una accanto all'altra,
camminammo sulla sabbia bagnata
e ad ogni passo le nostre orme scomparivano
trascinate dal leggero movimento delle onde,
e ci sedemmo,
i piedi nell'acqua salmastra
le mani impregnate di sudore
e le guance solcate da una lacrima.
Gli sguardi fissi ad osservare l'orizzonte.
Distesi sulla sabbia tenendoci per mano,
in silenzio,
ci immergemmo nei ricordi
di una vita vissuta senza rimpianti,
senza regole e senza pregiudizi,
oltre le apparenze e le distanze
varcando i limiti e le convenzioni
nel rispetto reciproco dell'esistere
ma vivi, tremendamente vivi.